User Generated Content (UGC): Una Guida Completa alla Definizione, Acronimo, Significato e Esempi

Il Significato Essenziale del User Generated Content (UGC)

Il User Generated Content (UGC) rappresenta un elemento cruciale nel panorama digitale, avendo consolidato la sua presenza nel mercato americano e diffondendosi rapidamente anche in quello italiano. Ma cosa si intende precisamente con User Generated Content? Scopriamolo in dettaglio in questo articolo.

User Generated Content  UGC, Quale tipo di contenuto influenza l'acquisto

UGC comprende ogni tipo di contenuto prodotto dagli utenti, escludendo quelli provenienti da agenzie o aziende. Parliamo di immagini, post, recensioni, ma soprattutto video.

“Le persone (i consumatori) si fidano di altre persone (altri consumatori), quindi è importante pensare agli UGC come al moderno passaparola.”Koray Alic, fondatore di Speekly

La tradizionale lettera al direttore di giornale, un tempo il più noto User Generated Content, è stata soppiantata da contenuti più dinamici, favoriti dalla crescita di nuovi mezzi di comunicazione.

Non sorprende che gli UGC siano divenuti uno strumento strategico nelle campagne di marketing online. Il loro successo è tangibile: il 79% dei consumatori afferma che gli UGC influenzano in modo significativo le loro decisioni di acquisto, a differenza della pubblicità tradizionale che pesa solo il 13% (fonte: Stackla, 2020).

gli UGC

UGC vs. IGC – La Sottolineata Differenza

I contenuti generati dagli influencer (IGC) sono diventati una tendenza nel marketing online, ma recentemente l’attenzione sugli UGC è cresciuta notevolmente, emergendo come una valida alternativa per trasmettere trasparenza e guadagnare la fiducia dei consumatori.

I clienti testimoniano che gli UGC hanno un’influenza 9,8 volte superiore sulle loro decisioni di acquisto rispetto alle campagne di influencer marketing, che spesso comportano costi notevolmente più elevati.

user generated content 2

I Vantaggi Tangibili degli UGC

Gli UGC possono influenzare positivamente le principali metriche aziendali (KPI) e avere un impatto significativo sulle vendite. I vantaggi si concretizzano attraverso:

  • Aumento della Credibilità del Brand
  • Diversificazione della Strategia di Comunicazione
  • Aumento del Numero di Contatti
  • Miglior Immagine del Brand
  • Contenuto a Basso Costo

Gli UGC spingono i consumatori a interagire con il tuo prodotto, generando un effetto domino nella community.

Coca Cola ugc
Esempio di campagna UGC di Coca-Cola
lego
Belkin ha creato una custodia per iPhone in partnership con la Lego, che ha arricchito il lato posteriore del case con i classici mattoncini. La mossa successiva: Belkin ha chiesto ai propri clienti di mostrare tutta la creatività possibile nel personalizzate con i Lego la custodia. Ovviamente il risultato deve essere pubblicato su Instagram con l’hashtag #LEGOxBelkin.

Ecco cinque idee creative per sfruttare al meglio gli User Generated Content (UGC) nella tua strategia aziendale:

  1. Campagne di Contest Creativi:
    • Organizza concorsi che incoraggino gli utenti a creare e condividere contenuti originali collegati al tuo brand.
    • Chiedi loro di utilizzare un hashtag specifico per raccogliere e monitorare facilmente i contributi.
    • Premia i partecipanti con riconoscimenti, sconti o prodotti gratuiti.
  2. Testimonianze e Storie di Successo:
    • Richiedi ai tuoi clienti di condividere le loro esperienze con il tuo prodotto o servizio sotto forma di testimonianze.
    • Incorpora queste storie nei tuoi materiali di marketing per creare fiducia e autenticità.
    • Chiedi di includere foto o video per un impatto visivo più forte.
  3. Raccolta di Foto e Video Utente:
    • Invita gli utenti a condividere foto e video che mostrano come utilizzano i tuoi prodotti nella vita quotidiana.
    • Usa questo materiale visivo per creare collage o video di highlight che dimostrino l’utilità e la versatilità del tuo marchio.
  4. Forum di Discussione Tematici:
    • Crea forum online o gruppi social dedicati a tematiche legate al tuo settore o prodotto.
    • Incoraggia gli utenti a condividere consigli, esperienze e risorse.
    • Promuovi attivamente la partecipazione e riconosci i contributori più attivi.
  5. Collaborazioni Creative:
    • Coinvolgi la tua community nella creazione di contenuti collaborativi, come raccolte di ricette, guide o progetti artistici.
    • Chiedi suggerimenti per nuove funzionalità o design e valuta la possibilità di implementarli.
    • Mostra apprezzamento pubblico per le idee e i contributi degli utenti.

Implementando queste idee, non solo stimoli l’interazione degli utenti ma crei anche un legame più forte tra il tuo brand e la community, sfruttando al massimo il potenziale degli User Generated Content nella tua strategia aziendale.

Non perdere tempo, approfitta subito degli UGC per potenziare la tua presenza online!

Fammi sapere se il contenuto ti è stato utile.

Il Ruolo Cruciale del Digital Marketing Manager: Guida Completa e Vantaggi per le Aziende

digital marketing manager cosa fa

Nel mondo sempre più digitale di oggi, il ruolo del Digital Marketing Manager è diventato un elemento fondamentale per le aziende che desiderano avere successo online. Questo articolo esplorerà in dettaglio cosa fa un Digital Marketing Manager e le caratteristiche chiave di questo ruolo, evidenziando l’importanza cruciale che questo professionista riveste per le aziende moderne.

Cosa fa un Digital Marketing Manager:

Il Digital Marketing Manager è responsabile della pianificazione, dell’implementazione e della gestione delle strategie di marketing online di un’azienda. Questo ruolo varia a seconda delle dimensioni e del settore dell’azienda, ma ci sono alcune responsabilità comuni che definiscono il suo lavoro:

Sviluppo della strategia di marketing digitale: Il Digital Marketing Manager è responsabile della creazione di una strategia di marketing online che sia in linea con gli obiettivi aziendali. Questo include l’identificazione del pubblico target, la selezione delle piattaforme digitali più appropriate e la definizione degli indicatori chiave di performance (KPI) per misurare il successo.

Gestione delle campagne pubblicitarie: Questo professionista pianifica e gestisce campagne pubblicitarie online attraverso canali come Google Ads, social media advertising e marketing via email. Questo coinvolge la gestione del budget, la creazione di annunci efficaci e l’ottimizzazione delle campagne per massimizzare il ritorno sugli investimenti.

SEO e ottimizzazione dei contenuti: Il Digital Marketing Manager si occupa dell’ottimizzazione del sito web dell’azienda per i motori di ricerca (SEO) al fine di migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca. Questo include la ricerca delle parole chiave, la creazione di contenuti di qualità e la gestione di link building.

Analisi e reporting: Un altro aspetto cruciale del ruolo è l’analisi delle performance delle campagne e la generazione di report dettagliati. Questi report forniscono dati utili per prendere decisioni informate e apportare modifiche alle strategie di marketing.

Le Caratteristiche Chiave del Ruolo:

Essere un Digital Marketing Manager richiede una serie di competenze e caratteristiche specifiche, tra cui:

  1. Competenza tecnica: Deve essere al passo con le ultime tendenze e strumenti digitali, comprese le nuove funzionalità delle piattaforme social media, gli algoritmi di Google e le best practice SEO.
  2. Creatività: La capacità di creare contenuti creativi e campagne pubblicitarie efficaci è essenziale per il successo.
  3. Analitica: La capacità di analizzare dati e interpretarli per migliorare le performance delle campagne.
  4. Gestione del tempo: Deve essere in grado di gestire diverse attività e rispettare scadenze.

Ecco come lavora:

Come abbiamo già esaminato, un competente Digital Marketing Manager deve possedere una vasta gamma di abilità, sebbene solitamente sia supportato da altri professionisti. In aziende di medie e grandi dimensioni, il Digital Marketing Manager assume la direzione del reparto omonimo e supervisiona un team altamente specializzato, responsabile dell’attuazione pratica della strategia. Questo team può comprendere esperti in settori specifici, tra cui:

  • E-commerce Manager
  • Web Specialist
  • Social Media Manager
  • Content Manager
  • SEO Strategist
  • Copywriter
  • Developer
  • Advertiser

D’altra parte, in realtà aziendali di dimensioni più ridotte, è probabile che il Digital Marketing Manager debba svolgere un ruolo più poliedrico, occupandosi sia della definizione della strategia che dell’implementazione pratica. In ogni caso, nonostante la crescente importanza del marketing online, va notato che molte PMI italiane non hanno ancora istituito un reparto di marketing digitale dedicato. Pertanto, non è raro che questa figura professionale assuma un ruolo multitasking, lavorando su diversi fronti contemporaneamente.

Utilità per le Aziende:

Un Digital Marketing Manager offre un valore inestimabile alle aziende. Contribuisce a:

  1. Aumentare la visibilità online: Attraverso strategie di SEO e campagne pubblicitarie mirate, il Digital Marketing Manager aiuta l’azienda a essere facilmente trovata online da potenziali clienti.
  2. Aumentare la consapevolezza del marchio: Attraverso la creazione di contenuti di alta qualità e l’uso strategico dei social media, contribuisce a migliorare la percezione del marchio.
  3. Aumentare le vendite: Ottimizzando le campagne pubblicitarie e le strategie di conversione, il Digital Marketing Manager può aumentare le vendite e il fatturato dell’azienda.
  4. Fornire dati e informazioni utili: Attraverso l’analisi dei dati, fornisce informazioni preziose per prendere decisioni basate sui dati e migliorare le strategie di marketing.

In sintesi, il ruolo del Digital Marketing Manager è essenziale per le aziende che desiderano avere successo online. Questi professionisti portano competenza, creatività e analisi, contribuendo a far crescere l’azienda e a ottenere risultati concreti nel mondo digitale in continua evoluzione.

La Battaglia del Marketing: Perché le Percezioni Contano più dei Prodotti o Servizi

La Battaglia del Marketing

Il marketing è una disciplina che va ben oltre la semplice promozione di prodotti o servizi. È un’arte che si concentra sull’influenzare le percezioni dei clienti, creando un’immagine positiva dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi. In altre parole, il marketing si occupa di creare e gestire la percezione che i clienti hanno dell’azienda, dei suoi prodotti e dei suoi servizi.

Spesso si crede che il successo di un prodotto o servizio sia determinato dalla sua qualità o dal suo prezzo. In realtà, questo non è sempre il caso. Molte volte, il successo di un prodotto o servizio dipende dalle percezioni che i clienti hanno al riguardo. Se i clienti hanno un’immagine positiva dell’azienda e dei suoi prodotti, saranno più propensi ad acquistare da essa, anche se ci sono prodotti simili di qualità uguale o superiore a un prezzo inferiore.

In questo contesto, la battaglia del marketing è una battaglia di percezioni. È importante creare e gestire l’immagine dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi, in modo da convincere i clienti che sono i migliori sul mercato. Ciò richiede una comprensione approfondita dei bisogni e dei desideri dei clienti, nonché delle tendenze di mercato.

In sintesi, il marketing è una disciplina che si concentra sulla gestione delle percezioni dei clienti. Creare e gestire un’immagine positiva dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi è essenziale per il successo aziendale. Per questo motivo, la battaglia del marketing è una battaglia di percezioni e non di prodotti o servizi.

Ecco alcuni esempi di brand che hanno fatto della gestione delle percezioni dei clienti una parte fondamentale della loro strategia di marketing:

  1. Apple: uno dei migliori esempi di come la percezione dei clienti possa fare la differenza. Apple non è solo un produttore di computer e dispositivi mobili, ma rappresenta uno stile di vita, un’idea di innovazione e design.
  2. Coca-Cola: un brand che ha costruito la sua immagine sulla felicità, l’amicizia e l’energia. Coca-Cola non è solo una bevanda, ma rappresenta un’esperienza sociale positiva.
  3. Nike: un brand che ha costruito la sua immagine sull’idea di ispirare e motivare le persone a superare i loro limiti. Nike non è solo una marca di abbigliamento e calzature sportive, ma rappresenta uno stile di vita attivo e determinato.
  4. Google: un brand che ha costruito la sua immagine sulla facilità d’uso, l’innovazione e la conoscenza. Google non è solo un motore di ricerca, ma rappresenta l’accesso a un’infinita quantità di informazioni e conoscenze.
  5. Red Bull: un brand che ha costruito la sua immagine sull’energia, l’avventura e l’eccitazione. Red Bull non è solo una bevanda energetica, ma rappresenta un’esperienza di vita attiva e emozionante.

Questi brand hanno compreso l’importanza della percezione dei clienti e hanno creato un’immagine forte e distintiva che li differenzia dalla concorrenza. In questo modo, hanno stabilito una connessione emotiva con i loro clienti e si sono guadagnati la fedeltà e l’affetto del pubblico.

Come valutare un influencer per una collaborazione di successo: metriche qualitative e quantitative da considerare

come scegliere un influencer

Ciao amici digitali, nella mia ultima lezione di Digital Marketing tenuta per alcuni clienti, ho parlato di Influencer Marketing e soprattutto sul come scegliere una collaborazione.

Ma cos’è l’influencer marketing?

L’influencer marketing è una strategia di marketing digitale che si basa sulla collaborazione tra un’azienda e un influencer, ovvero una persona con una grande presenza online e una forte influenza sui suoi follower. L’obiettivo dell’influencer marketing è quello di utilizzare la popolarità e l’autorevolezza dell’influencer per promuovere prodotti o servizi dell’azienda, raggiungere un pubblico più ampio e aumentare la visibilità e la reputazione del brand. L’influencer marketing è diventato sempre più popolare negli ultimi anni grazie alla crescente presenza delle persone sui social media e alla loro capacità di influenzare le decisioni di acquisto dei loro follower.

Per valutare l’affidabilità di un influencer, ci sono diversi fattori che dovresti considerare. Sia dati qualitativi che quantitativi possono essere utili per valutare la bontà del lavoro svolto dall’influencer e decidere se collaborare o meno con lui.

I dati quantitativi includono informazioni pubbliche come il numero di follower, like e commenti, oltre a dati aziendali come il ROI (Return on Investment) e le conversioni. Tuttavia, è importante non concentrarsi troppo sulle metriche superficiali come il numero di follower, poiché possono essere gonfiate artificialmente.

Le metriche qualitative, d’altra parte, possono fornire una comprensione più approfondita dell’influencer, come il loro stile di comunicazione, la loro reputazione e il livello di coinvolgimento con il pubblico. Inoltre, valutare l’affinità tra il brand e l’influencer può essere importante per una collaborazione di successo.

In sintesi, la valutazione di un influencer dovrebbe essere basata su un’analisi equilibrata di dati qualitativi e quantitativi. Evita di concentrarti troppo sulle vanity metrics, valuta la qualità del lavoro dell’influencer e assicurati che la tua marca sia in sintonia con l’influencer che scegli.

Analisi dei dati business di un influencer

Premetto, che dovresti farti mandare i dati business al quale ovviamente non hai accesso.

Ma cerco di racchiudere il tutto in 4 punti.

  1. Quando valuti un influencer, la copertura media dei post non è l’unico fattore da considerare. È importante anche osservare la percentuale di persone che seguono l’influencer che vengono esposti ai suoi post. Questo è particolarmente importante poiché l’obiettivo di una campagna di influencer marketing è raggiungere il traffico che già conosce e ha una relazione con quell’influencer.
  2. Inoltre, l’open rate è un altro dato essenziale da controllare poiché indica quanti membri della community dell’influencer sono effettivamente coinvolti nella sua comunicazione quotidiana. Le persone che guardano regolarmente le sue storie sono anche quelle più propense a compiere le call to action quando richieste dall’influencer.
  3. La percentuale di completamento delle storie e l’interazione con la community sono altri fattori da considerare. Controlla quanti messaggi l’influencer riceve e quante persone interagiscono con i suoi adesivi, sondaggi o domande. Questo ti darà un’idea della capacità dell’influencer di connettersi con il suo pubblico e di trattarlo come individui. Verifica anche quante persone seguono le sue call to action, come swipe up o il CTR del link in biografia.
  4. Infine, controlla l’audience dell’influencer, ovvero da dove provengono i suoi follower, la loro fascia d’età e il loro genere. Questi dati ti aiuteranno a capire se l’influencer è il giusto partner per il tuo brand e se la sua audience corrisponde al tuo target di riferimento.

In sintesi, la valutazione di un influencer dovrebbe basarsi su una serie di metriche, tra cui la copertura media dei post, l’open rate, la percentuale di completamento delle storie, l’interazione con la community e le caratteristiche dell’audience. Considerare tutti questi fattori ti aiuterà a selezionare l’influencer giusto per la tua campagna di influencer marketing, aumentando le possibilità di successo della tua attività.

Dati qualitativi, possono impattare sulla percezione del nostro brand:

  1. Che tipo di valori comunica l’influencer

Quando si sceglie di collaborare con un influencer, è importante considerare i valori che comunica attraverso i suoi contenuti. Questo perché, come brand, è fondamentale assicurarsi che il messaggio trasmesso sia in linea con i valori della tua azienda.

  1. Capacità comunicative, sia verbale che visivo che realizzativo.

L’influencer deve avere buone capacità comunicative, sia verbali che visive, per creare contenuti coinvolgenti e interessanti per la sua audience. Inoltre, deve avere anche la capacità di realizzare il contenuto che ha in mente, in modo professionale e con un’ottima qualità.

  1. Che tipo di tono di voce ha, e se questo è coerente con il tono della tua azienda.

Il tono di voce dell’influencer deve essere coerente con il tono della tua azienda e con l’immagine che vuoi trasmettere. Se il tuo brand è serio e formale, è importante scegliere un influencer che si esprime in modo simile. D’altra parte, se sei un brand giovanile e informale, un influencer con un tono di voce divertente e spensierato potrebbe essere la scelta giusta.

  1. Autorevolezza e credibilità, quanto viene riconosciuto dalle persone.

L’autorevolezza e la credibilità dell’influencer sono fondamentali per il successo di una collaborazione. Una persona diventa un influencer quando viene riconosciuta dagli altri come esperta in un determinato argomento. Quindi, è importante valutare la sua autorevolezza e credibilità per capire se è in grado di trasmettere il messaggio che vuoi far arrivare alla tua audience.

  1. La community, quanto cerca di coinvolgere la community, e quanto questa viene coinvolta ?

L’influencer deve essere in grado di coinvolgere la sua community, creando un rapporto di fiducia e partecipazione attiva con i suoi follower. In questo modo, si crea un legame più forte tra l’influencer e la sua audience, e il messaggio trasmesso avrà maggior impatto. Inoltre, è importante valutare quanti follower interagiscono attivamente con l’influencer, in modo da capire l’efficacia della sua comunicazione.

Concludiamo con qualche altra considerazione da fare, prima di collaborare con in Influencer.

Per verificare le collaborazioni dell’influencer, è importante osservare le interazioni con i suoi follower. Se queste sono più basse del solito o della media normale, è necessario prestare attenzione. Al contrario, se le interazioni sono molto buone, in media o addirittura superiori al solito, è un ottimo segno perché significa che l’influencer è bravo a creare materiale adatto alla sua comunicazione e coinvolgere bene il suo pubblico.

Un altro aspetto da controllare sono i commenti. È importante verificare se sono coerenti con il contenuto e se i commenti sono reali o fake. Se i commenti sotto i post di collaborazione non sono correlati al prodotto o al servizio, significa che gli utenti non sono interessati a quel tipo di prodotto o servizio.

Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto, alla prossima.

Come fare web marketing

come fare web marketing

Spesso alcuni clienti vengono in studio chiedendomi “mi fai un preventivo di web marketing per la mia azienda?” ed io non posso che rispondere… “non posso fare un preventivo senza fare prima una corretta analisi della situazione attuale”.

Fare web marketing può voler dire tutto e niente.

Comunque, in questo articolo; ho voluto sintetizzare i 5 punti chiave per fare un ottimo lavoro di web marketing.

1) Analisi del web marketing aziendale (DOVE SONO)

Per fare una corretta analisi, basterà semplicemente farsi delle domande, che ci daranno l’idea della situazione attuale.

  1. Esiste un sito web aziendale?
  2. Il sito web è “responsive”?
  3. E’ stato realizzato in un’ottica di strategie SEO?
  4. Il sito converte?
  5. Hai un sistema che misura le visite sul sito, ed eventuale tasso di conversione?
  6. Hai un hosting veloce e sicuro?
  7. Hai un modo per raccogliere liste ed anche un sistema di newsletter? (anche se questo può alle volte non essere necessario)
  8. La tua reputazione su Google my business,  sui social e web in generale, come è messa?

2) Definisci gli obiettivi

Premettiamo che senza obiettivi non si può fare un piano (per obiettivi intendo per esempio il numero di potenziali clienti che si vuole acquisire e grazie al web ne si può avere anche una stima mensile o annuale).

Uno strumento che può essere di aiuto nel raggiungimento degli obiettivi, sono le KPI (Key Performance Indicator); non so se ne hai mai sentito parlare ma sono degli indicatori che permettono di controllare l’andamento delle campagne di marketing e non solo, ma anche tantissimi altri fattori, come per esempio la capacità di convertire di una pagina web, la permanenza di un utente su una specifica pagina e l’andamento della tua azienda.

Questo serve per far si che il Team preposto si concentri su obiettivi comuni, per avere il controllo del sistema messo in piedi e per evitare Briefing interminabili e senza soluzioni.

3) Identifica il target

Crea un identikit, il più dettagliato possibile, del tuo cliente tipo.

4) Crea i contenuti (Content Marketing)

Attraverso le tecniche di Copywriting e di persuasione, crea i contenuti che fanno leva su :

  1. Quello che il tuo prodotto servizio risolve ai tuoi potenziali clienti
  2. Quello che ti differisce dai tuoi competitor (la tua dichiarazione di differenziazione)

Tempo fa c’era la tendenza di creare il bisogno nella mente delle persone per poi vendere il prodotto, adesso si parte dall’identificazione del problema e su quello si crea una soluzione (prodotto/servizio).

I contenuti poi potrai distribuirli attraverso alcuni di questi strumenti :

  1. Video, da usare sul tuo sito/blog,  sul tuo canale youtube o social
  2. Post sui social con immagine mirata
  3. Post sul blog, con annesso video o immagine
  4. Ebook / Guida
  5. Webinar

5) Piano editoriale

Bene siamo arrivati al punto in cui devi prendere la tua agenda o il tuo calendario e iniziare a riempire i giorni della settimana con qualcosa del genere.

calendario editoriale web marketing

Si tratta di un piano con gli argomenti che avrai creato o che dovrai creare per intercettare il tuo target, ti sarà molto utile anche per abbozzare idee su “Head Line” e avere chiara la strategia da sviluppare in seguito e sarà inoltre utile per condividere le idee e gli obiettivi con i tuoi collaboratori.

Per redigere un piano editoriale, come vedi, non avrai bisogno di strumenti complessi, anzi, più saranno semplici da usare e più facile sarà il lavoro.

Io per esempio utilizzo google calendar e anche Trello che trovo molto utile per lavorare a progetti condivisi; puoi anche semplicemente usare un foglio excell o dei post-it.

web marketing piano editoriale

Aumenta la reputazione attraverso la richiesta di recensioni da parte dei tuoi clienti. Pubblica le testimonianze sia video che testuali. Scrivi sui blog o sui gruppi facebook che più influenzano il tuo settore, cosi da far aumentare la tua Reputazione online.

Questi erano a grandi linee i 5 step che uso per fare web marketing ai mie clienti. Li ritengo necessari per far arrivare il tuo messaggio davanti ai potenziali clienti e far crescere di conseguenza il tuo posizionamento.

Se hai consigli o riflessioni scrivi pure nei commenti, o in privato.

Web marketing : Qualche trucco di SEO ON-SITE

primi sui motori di ricerca

Web Marketing: L’IMPORTANZA DELLA SEO PER UN SITO O BLOG

Perchè il mio sito non è primo sui motori di ricerca?

Mi capita spesso di dover più volte rimarcare ai clienti dell’importanza di avere un sito SEO friendly.

Ultimamente non si dà molto interesse a quest’aspetto, pensando che il traffico lo si possa creare pagando o solo tramite l’attività social, e a volte si crede che facendo campagne a pagamento questo migliori il proprio stato nell’indicizzazione nella SERP di google   (nessuno ha ancora provato che fare tante campagne ads porti un’aumento del ranking). Significato della parola SERP su wikipedia.

Ma partiamo dalle basi.

Cosa vuol dire SEO nel web marketing ?

Search Engine Optimization

Tutte quella serie di strategie e attività di ottimizzazione che hanno come obiettivo quello di portare il sito web nelle prime pagine dei motori di ricerca.

Quindi quali sono le fasi da seguire per rendere il sito web o blog SEO FRIENDLY ?

Attraverso la mia esperienza come esperto di web marketing,  posso dire di aver identificato 3 fasi fondamentali per ottimizzare un sito web in chiave SEO:

1) Ottimizzazione Tecnica

In questa fase si agisce tecnicamente sul proprio blog o sito web, andando ad analizzare il codice delle pagine.

E’ importante verificare, attraverso specifici tools( tipo google speed test), se il sito o il tema (se si utilizza un blog o sito in wordpress), è stato realizzato utilizzando una formattazione del codice ottimale e seo oriented e quindi , ben chiaro al motore di ricerca.

Il tools citato sopra indica cosa dovrebbe essere migliorato, e da un punteggio al vostro sito sia alla visualizzazione Mobile che Desktop. Es. vi dice se il CSS e Javascript è Minimizzato, o se le immagini sono troppo pesanti.

  1. La velocità, che può dipendere dal contenuto tipo le immagini, ma anche dal server dove il tuo sito è ospitato, e quindi l’hosting.
  2. L’utilizzo di CDN (content delivery network).
  3. Sito Responsive, cioè ottimizzato per essere navigato da device mobili.
  4. Una sitemap, e la comunicazione di questa  a google tramite webmaster tools, sempre di google.

2) Content marketing e leggibilità delle pagine

I tuoi contenuti dovranno essere coerenti con cosa il sito o blog vuole offrire.

Se gli utenti valutano bene i contenuti delle vostre pagine lo farà anche google.

L’aspetto da tenere in considerazione è l’utilizzo di parole chiave mirate ad intercettare l’utente.

Fai una buona analisi del mercato di riferimento in cui ti trovi e identifica il tuo target.

Tieni sempre a mente che, l’utente/cliente, sta cercando qualcosa perchè ha un problema, e Tu che offri a lui la soluzione, devi immedesimarti in lui, creando una serie di contenuti utili e di valore, con le giuste keywords.

Per fare questo ci sono diversi tools, anche gratuiti come ad esempio il keyword planner di google,  che, attraverso uno storico, ci danno la possibilità di analizzare le parole chiavi più utilizzate per la ricerca di quello specifico prodotto/servizio.

ALTRI ASPETTI FONDAMENTALI:

Ottimizzazione OnPage: dare un’importanza primaria al tag Title (il titolo della pagina), al tag Description(la descrizione della pagina) la URL della tua pagina (se è descrittiva migliora le performance)

Marcatori (no non sto parlando dei calciatori): creare una struttura gerarchica nel contenuto attraverso i marcatori, h1 ( deve essercene uno solo per pagina ), h2, h3… (possono essercene più di uno)

 

3) Link Building nel web marketing

Altro non è che far parlare del nostro sito, ad autorevoli blog o magazine online es. se parlo di calcio, essere citati nel blog  ufficiale della fifa da autorevolezza al mio blog (lo so è ovvio ma ci avevi pensato prima ? 🙂 ) .

Questo comunicherà a google che il nostro contenuto è di qualità ed è apprezzato da chi è già un’autorità online, e di conseguenza fa di noi un’autorità 🙂 .

Crescerà cosi non solo la credibilità del tuo blog, ma anche la  posizione nelle pagine di google (SERP e Page Ranking) .

 

Può sembrare un processo noioso e certosino, ma ti assicurò che nel medio e lungo periodo quest’attività ti porterà quella che in gergo si chiama traffico organico, che rispetto a quello a pagamento è più duraturo e poi è gratuito.

E’ importante quindi non trascurare questi 3 aspetti della SEO, che se fatti per bene diventano sinergici e portano risultai.

Per qualsiasi informazione scrivimi pure un commento o contattami.

A presto