User Generated Content (UGC): Una Guida Completa alla Definizione, Acronimo, Significato e Esempi

Il Significato Essenziale del User Generated Content (UGC)

Il User Generated Content (UGC) rappresenta un elemento cruciale nel panorama digitale, avendo consolidato la sua presenza nel mercato americano e diffondendosi rapidamente anche in quello italiano. Ma cosa si intende precisamente con User Generated Content? Scopriamolo in dettaglio in questo articolo.

User Generated Content  UGC, Quale tipo di contenuto influenza l'acquisto

UGC comprende ogni tipo di contenuto prodotto dagli utenti, escludendo quelli provenienti da agenzie o aziende. Parliamo di immagini, post, recensioni, ma soprattutto video.

“Le persone (i consumatori) si fidano di altre persone (altri consumatori), quindi è importante pensare agli UGC come al moderno passaparola.”Koray Alic, fondatore di Speekly

La tradizionale lettera al direttore di giornale, un tempo il più noto User Generated Content, è stata soppiantata da contenuti più dinamici, favoriti dalla crescita di nuovi mezzi di comunicazione.

Non sorprende che gli UGC siano divenuti uno strumento strategico nelle campagne di marketing online. Il loro successo è tangibile: il 79% dei consumatori afferma che gli UGC influenzano in modo significativo le loro decisioni di acquisto, a differenza della pubblicità tradizionale che pesa solo il 13% (fonte: Stackla, 2020).

gli UGC

UGC vs. IGC – La Sottolineata Differenza

I contenuti generati dagli influencer (IGC) sono diventati una tendenza nel marketing online, ma recentemente l’attenzione sugli UGC è cresciuta notevolmente, emergendo come una valida alternativa per trasmettere trasparenza e guadagnare la fiducia dei consumatori.

I clienti testimoniano che gli UGC hanno un’influenza 9,8 volte superiore sulle loro decisioni di acquisto rispetto alle campagne di influencer marketing, che spesso comportano costi notevolmente più elevati.

user generated content 2

I Vantaggi Tangibili degli UGC

Gli UGC possono influenzare positivamente le principali metriche aziendali (KPI) e avere un impatto significativo sulle vendite. I vantaggi si concretizzano attraverso:

  • Aumento della Credibilità del Brand
  • Diversificazione della Strategia di Comunicazione
  • Aumento del Numero di Contatti
  • Miglior Immagine del Brand
  • Contenuto a Basso Costo

Gli UGC spingono i consumatori a interagire con il tuo prodotto, generando un effetto domino nella community.

Coca Cola ugc
Esempio di campagna UGC di Coca-Cola
lego
Belkin ha creato una custodia per iPhone in partnership con la Lego, che ha arricchito il lato posteriore del case con i classici mattoncini. La mossa successiva: Belkin ha chiesto ai propri clienti di mostrare tutta la creatività possibile nel personalizzate con i Lego la custodia. Ovviamente il risultato deve essere pubblicato su Instagram con l’hashtag #LEGOxBelkin.

Ecco cinque idee creative per sfruttare al meglio gli User Generated Content (UGC) nella tua strategia aziendale:

  1. Campagne di Contest Creativi:
    • Organizza concorsi che incoraggino gli utenti a creare e condividere contenuti originali collegati al tuo brand.
    • Chiedi loro di utilizzare un hashtag specifico per raccogliere e monitorare facilmente i contributi.
    • Premia i partecipanti con riconoscimenti, sconti o prodotti gratuiti.
  2. Testimonianze e Storie di Successo:
    • Richiedi ai tuoi clienti di condividere le loro esperienze con il tuo prodotto o servizio sotto forma di testimonianze.
    • Incorpora queste storie nei tuoi materiali di marketing per creare fiducia e autenticità.
    • Chiedi di includere foto o video per un impatto visivo più forte.
  3. Raccolta di Foto e Video Utente:
    • Invita gli utenti a condividere foto e video che mostrano come utilizzano i tuoi prodotti nella vita quotidiana.
    • Usa questo materiale visivo per creare collage o video di highlight che dimostrino l’utilità e la versatilità del tuo marchio.
  4. Forum di Discussione Tematici:
    • Crea forum online o gruppi social dedicati a tematiche legate al tuo settore o prodotto.
    • Incoraggia gli utenti a condividere consigli, esperienze e risorse.
    • Promuovi attivamente la partecipazione e riconosci i contributori più attivi.
  5. Collaborazioni Creative:
    • Coinvolgi la tua community nella creazione di contenuti collaborativi, come raccolte di ricette, guide o progetti artistici.
    • Chiedi suggerimenti per nuove funzionalità o design e valuta la possibilità di implementarli.
    • Mostra apprezzamento pubblico per le idee e i contributi degli utenti.

Implementando queste idee, non solo stimoli l’interazione degli utenti ma crei anche un legame più forte tra il tuo brand e la community, sfruttando al massimo il potenziale degli User Generated Content nella tua strategia aziendale.

Non perdere tempo, approfitta subito degli UGC per potenziare la tua presenza online!

Fammi sapere se il contenuto ti è stato utile.

Il Ruolo Cruciale del Digital Marketing Manager: Guida Completa e Vantaggi per le Aziende

digital marketing manager cosa fa

Nel mondo sempre più digitale di oggi, il ruolo del Digital Marketing Manager è diventato un elemento fondamentale per le aziende che desiderano avere successo online. Questo articolo esplorerà in dettaglio cosa fa un Digital Marketing Manager e le caratteristiche chiave di questo ruolo, evidenziando l’importanza cruciale che questo professionista riveste per le aziende moderne.

Cosa fa un Digital Marketing Manager:

Il Digital Marketing Manager è responsabile della pianificazione, dell’implementazione e della gestione delle strategie di marketing online di un’azienda. Questo ruolo varia a seconda delle dimensioni e del settore dell’azienda, ma ci sono alcune responsabilità comuni che definiscono il suo lavoro:

Sviluppo della strategia di marketing digitale: Il Digital Marketing Manager è responsabile della creazione di una strategia di marketing online che sia in linea con gli obiettivi aziendali. Questo include l’identificazione del pubblico target, la selezione delle piattaforme digitali più appropriate e la definizione degli indicatori chiave di performance (KPI) per misurare il successo.

Gestione delle campagne pubblicitarie: Questo professionista pianifica e gestisce campagne pubblicitarie online attraverso canali come Google Ads, social media advertising e marketing via email. Questo coinvolge la gestione del budget, la creazione di annunci efficaci e l’ottimizzazione delle campagne per massimizzare il ritorno sugli investimenti.

SEO e ottimizzazione dei contenuti: Il Digital Marketing Manager si occupa dell’ottimizzazione del sito web dell’azienda per i motori di ricerca (SEO) al fine di migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca. Questo include la ricerca delle parole chiave, la creazione di contenuti di qualità e la gestione di link building.

Analisi e reporting: Un altro aspetto cruciale del ruolo è l’analisi delle performance delle campagne e la generazione di report dettagliati. Questi report forniscono dati utili per prendere decisioni informate e apportare modifiche alle strategie di marketing.

Le Caratteristiche Chiave del Ruolo:

Essere un Digital Marketing Manager richiede una serie di competenze e caratteristiche specifiche, tra cui:

  1. Competenza tecnica: Deve essere al passo con le ultime tendenze e strumenti digitali, comprese le nuove funzionalità delle piattaforme social media, gli algoritmi di Google e le best practice SEO.
  2. Creatività: La capacità di creare contenuti creativi e campagne pubblicitarie efficaci è essenziale per il successo.
  3. Analitica: La capacità di analizzare dati e interpretarli per migliorare le performance delle campagne.
  4. Gestione del tempo: Deve essere in grado di gestire diverse attività e rispettare scadenze.

Ecco come lavora:

Come abbiamo già esaminato, un competente Digital Marketing Manager deve possedere una vasta gamma di abilità, sebbene solitamente sia supportato da altri professionisti. In aziende di medie e grandi dimensioni, il Digital Marketing Manager assume la direzione del reparto omonimo e supervisiona un team altamente specializzato, responsabile dell’attuazione pratica della strategia. Questo team può comprendere esperti in settori specifici, tra cui:

  • E-commerce Manager
  • Web Specialist
  • Social Media Manager
  • Content Manager
  • SEO Strategist
  • Copywriter
  • Developer
  • Advertiser

D’altra parte, in realtà aziendali di dimensioni più ridotte, è probabile che il Digital Marketing Manager debba svolgere un ruolo più poliedrico, occupandosi sia della definizione della strategia che dell’implementazione pratica. In ogni caso, nonostante la crescente importanza del marketing online, va notato che molte PMI italiane non hanno ancora istituito un reparto di marketing digitale dedicato. Pertanto, non è raro che questa figura professionale assuma un ruolo multitasking, lavorando su diversi fronti contemporaneamente.

Utilità per le Aziende:

Un Digital Marketing Manager offre un valore inestimabile alle aziende. Contribuisce a:

  1. Aumentare la visibilità online: Attraverso strategie di SEO e campagne pubblicitarie mirate, il Digital Marketing Manager aiuta l’azienda a essere facilmente trovata online da potenziali clienti.
  2. Aumentare la consapevolezza del marchio: Attraverso la creazione di contenuti di alta qualità e l’uso strategico dei social media, contribuisce a migliorare la percezione del marchio.
  3. Aumentare le vendite: Ottimizzando le campagne pubblicitarie e le strategie di conversione, il Digital Marketing Manager può aumentare le vendite e il fatturato dell’azienda.
  4. Fornire dati e informazioni utili: Attraverso l’analisi dei dati, fornisce informazioni preziose per prendere decisioni basate sui dati e migliorare le strategie di marketing.

In sintesi, il ruolo del Digital Marketing Manager è essenziale per le aziende che desiderano avere successo online. Questi professionisti portano competenza, creatività e analisi, contribuendo a far crescere l’azienda e a ottenere risultati concreti nel mondo digitale in continua evoluzione.

La Battaglia del Marketing: Perché le Percezioni Contano più dei Prodotti o Servizi

La Battaglia del Marketing

Il marketing è una disciplina che va ben oltre la semplice promozione di prodotti o servizi. È un’arte che si concentra sull’influenzare le percezioni dei clienti, creando un’immagine positiva dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi. In altre parole, il marketing si occupa di creare e gestire la percezione che i clienti hanno dell’azienda, dei suoi prodotti e dei suoi servizi.

Spesso si crede che il successo di un prodotto o servizio sia determinato dalla sua qualità o dal suo prezzo. In realtà, questo non è sempre il caso. Molte volte, il successo di un prodotto o servizio dipende dalle percezioni che i clienti hanno al riguardo. Se i clienti hanno un’immagine positiva dell’azienda e dei suoi prodotti, saranno più propensi ad acquistare da essa, anche se ci sono prodotti simili di qualità uguale o superiore a un prezzo inferiore.

In questo contesto, la battaglia del marketing è una battaglia di percezioni. È importante creare e gestire l’immagine dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi, in modo da convincere i clienti che sono i migliori sul mercato. Ciò richiede una comprensione approfondita dei bisogni e dei desideri dei clienti, nonché delle tendenze di mercato.

In sintesi, il marketing è una disciplina che si concentra sulla gestione delle percezioni dei clienti. Creare e gestire un’immagine positiva dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi è essenziale per il successo aziendale. Per questo motivo, la battaglia del marketing è una battaglia di percezioni e non di prodotti o servizi.

Ecco alcuni esempi di brand che hanno fatto della gestione delle percezioni dei clienti una parte fondamentale della loro strategia di marketing:

  1. Apple: uno dei migliori esempi di come la percezione dei clienti possa fare la differenza. Apple non è solo un produttore di computer e dispositivi mobili, ma rappresenta uno stile di vita, un’idea di innovazione e design.
  2. Coca-Cola: un brand che ha costruito la sua immagine sulla felicità, l’amicizia e l’energia. Coca-Cola non è solo una bevanda, ma rappresenta un’esperienza sociale positiva.
  3. Nike: un brand che ha costruito la sua immagine sull’idea di ispirare e motivare le persone a superare i loro limiti. Nike non è solo una marca di abbigliamento e calzature sportive, ma rappresenta uno stile di vita attivo e determinato.
  4. Google: un brand che ha costruito la sua immagine sulla facilità d’uso, l’innovazione e la conoscenza. Google non è solo un motore di ricerca, ma rappresenta l’accesso a un’infinita quantità di informazioni e conoscenze.
  5. Red Bull: un brand che ha costruito la sua immagine sull’energia, l’avventura e l’eccitazione. Red Bull non è solo una bevanda energetica, ma rappresenta un’esperienza di vita attiva e emozionante.

Questi brand hanno compreso l’importanza della percezione dei clienti e hanno creato un’immagine forte e distintiva che li differenzia dalla concorrenza. In questo modo, hanno stabilito una connessione emotiva con i loro clienti e si sono guadagnati la fedeltà e l’affetto del pubblico.

Come valutare un influencer per una collaborazione di successo: metriche qualitative e quantitative da considerare

come scegliere un influencer

Ciao amici digitali, nella mia ultima lezione di Digital Marketing tenuta per alcuni clienti, ho parlato di Influencer Marketing e soprattutto sul come scegliere una collaborazione.

Ma cos’è l’influencer marketing?

L’influencer marketing è una strategia di marketing digitale che si basa sulla collaborazione tra un’azienda e un influencer, ovvero una persona con una grande presenza online e una forte influenza sui suoi follower. L’obiettivo dell’influencer marketing è quello di utilizzare la popolarità e l’autorevolezza dell’influencer per promuovere prodotti o servizi dell’azienda, raggiungere un pubblico più ampio e aumentare la visibilità e la reputazione del brand. L’influencer marketing è diventato sempre più popolare negli ultimi anni grazie alla crescente presenza delle persone sui social media e alla loro capacità di influenzare le decisioni di acquisto dei loro follower.

Per valutare l’affidabilità di un influencer, ci sono diversi fattori che dovresti considerare. Sia dati qualitativi che quantitativi possono essere utili per valutare la bontà del lavoro svolto dall’influencer e decidere se collaborare o meno con lui.

I dati quantitativi includono informazioni pubbliche come il numero di follower, like e commenti, oltre a dati aziendali come il ROI (Return on Investment) e le conversioni. Tuttavia, è importante non concentrarsi troppo sulle metriche superficiali come il numero di follower, poiché possono essere gonfiate artificialmente.

Le metriche qualitative, d’altra parte, possono fornire una comprensione più approfondita dell’influencer, come il loro stile di comunicazione, la loro reputazione e il livello di coinvolgimento con il pubblico. Inoltre, valutare l’affinità tra il brand e l’influencer può essere importante per una collaborazione di successo.

In sintesi, la valutazione di un influencer dovrebbe essere basata su un’analisi equilibrata di dati qualitativi e quantitativi. Evita di concentrarti troppo sulle vanity metrics, valuta la qualità del lavoro dell’influencer e assicurati che la tua marca sia in sintonia con l’influencer che scegli.

Analisi dei dati business di un influencer

Premetto, che dovresti farti mandare i dati business al quale ovviamente non hai accesso.

Ma cerco di racchiudere il tutto in 4 punti.

  1. Quando valuti un influencer, la copertura media dei post non è l’unico fattore da considerare. È importante anche osservare la percentuale di persone che seguono l’influencer che vengono esposti ai suoi post. Questo è particolarmente importante poiché l’obiettivo di una campagna di influencer marketing è raggiungere il traffico che già conosce e ha una relazione con quell’influencer.
  2. Inoltre, l’open rate è un altro dato essenziale da controllare poiché indica quanti membri della community dell’influencer sono effettivamente coinvolti nella sua comunicazione quotidiana. Le persone che guardano regolarmente le sue storie sono anche quelle più propense a compiere le call to action quando richieste dall’influencer.
  3. La percentuale di completamento delle storie e l’interazione con la community sono altri fattori da considerare. Controlla quanti messaggi l’influencer riceve e quante persone interagiscono con i suoi adesivi, sondaggi o domande. Questo ti darà un’idea della capacità dell’influencer di connettersi con il suo pubblico e di trattarlo come individui. Verifica anche quante persone seguono le sue call to action, come swipe up o il CTR del link in biografia.
  4. Infine, controlla l’audience dell’influencer, ovvero da dove provengono i suoi follower, la loro fascia d’età e il loro genere. Questi dati ti aiuteranno a capire se l’influencer è il giusto partner per il tuo brand e se la sua audience corrisponde al tuo target di riferimento.

In sintesi, la valutazione di un influencer dovrebbe basarsi su una serie di metriche, tra cui la copertura media dei post, l’open rate, la percentuale di completamento delle storie, l’interazione con la community e le caratteristiche dell’audience. Considerare tutti questi fattori ti aiuterà a selezionare l’influencer giusto per la tua campagna di influencer marketing, aumentando le possibilità di successo della tua attività.

Dati qualitativi, possono impattare sulla percezione del nostro brand:

  1. Che tipo di valori comunica l’influencer

Quando si sceglie di collaborare con un influencer, è importante considerare i valori che comunica attraverso i suoi contenuti. Questo perché, come brand, è fondamentale assicurarsi che il messaggio trasmesso sia in linea con i valori della tua azienda.

  1. Capacità comunicative, sia verbale che visivo che realizzativo.

L’influencer deve avere buone capacità comunicative, sia verbali che visive, per creare contenuti coinvolgenti e interessanti per la sua audience. Inoltre, deve avere anche la capacità di realizzare il contenuto che ha in mente, in modo professionale e con un’ottima qualità.

  1. Che tipo di tono di voce ha, e se questo è coerente con il tono della tua azienda.

Il tono di voce dell’influencer deve essere coerente con il tono della tua azienda e con l’immagine che vuoi trasmettere. Se il tuo brand è serio e formale, è importante scegliere un influencer che si esprime in modo simile. D’altra parte, se sei un brand giovanile e informale, un influencer con un tono di voce divertente e spensierato potrebbe essere la scelta giusta.

  1. Autorevolezza e credibilità, quanto viene riconosciuto dalle persone.

L’autorevolezza e la credibilità dell’influencer sono fondamentali per il successo di una collaborazione. Una persona diventa un influencer quando viene riconosciuta dagli altri come esperta in un determinato argomento. Quindi, è importante valutare la sua autorevolezza e credibilità per capire se è in grado di trasmettere il messaggio che vuoi far arrivare alla tua audience.

  1. La community, quanto cerca di coinvolgere la community, e quanto questa viene coinvolta ?

L’influencer deve essere in grado di coinvolgere la sua community, creando un rapporto di fiducia e partecipazione attiva con i suoi follower. In questo modo, si crea un legame più forte tra l’influencer e la sua audience, e il messaggio trasmesso avrà maggior impatto. Inoltre, è importante valutare quanti follower interagiscono attivamente con l’influencer, in modo da capire l’efficacia della sua comunicazione.

Concludiamo con qualche altra considerazione da fare, prima di collaborare con in Influencer.

Per verificare le collaborazioni dell’influencer, è importante osservare le interazioni con i suoi follower. Se queste sono più basse del solito o della media normale, è necessario prestare attenzione. Al contrario, se le interazioni sono molto buone, in media o addirittura superiori al solito, è un ottimo segno perché significa che l’influencer è bravo a creare materiale adatto alla sua comunicazione e coinvolgere bene il suo pubblico.

Un altro aspetto da controllare sono i commenti. È importante verificare se sono coerenti con il contenuto e se i commenti sono reali o fake. Se i commenti sotto i post di collaborazione non sono correlati al prodotto o al servizio, significa che gli utenti non sono interessati a quel tipo di prodotto o servizio.

Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto, alla prossima.

Strategie di web marketing con la “Persuasione”

le armi della persuasione

Perchè e cosa vuol dire “persuasione”?

Persuadere, vuol dire semplicemente riuscire, attraverso delle tecniche, ad ottenere il consenso di qualcuno.

Nell’ottica di un business, sono quelle tecniche in grado di far dire “Si” al tuo potenziale cliente.

Il web è il luogo dove ogni giorno cerchiamo di trovare nuovi clienti per noi o per chi ci ha dato quest’incarico.

In quest’articolo voglio farti vedere come, i 6 Principi, identificati e ben spiegati nel libro Le Armi della Persuasione di Robert Cialdini, possono essere applicati e come sono presenti nel del web.

Vere e proprie strategie di web marketing utili a far aumentare i tuoi clienti.

Io stesso le consiglio ed le utilizzo per i miei clienti.

I risultati sono sorprendenti… e non solo!!!

Il testo mi ha aperto gli occhi e mi ha dato una mano a proteggere me e chi mi sta vicino, da chi usa a volte in modo improprio queste strategie persuasive.

Si, perchè devi sapere che le armi della persuasione sono delle vere e proprie strategie.

Sono dei veri e propri codici che attivano della azioni, più o meno automatiche.

Ok, ok tutto chiaro Gio…ma come faccio ad utilizzare queste strategie nel web marketing. e aumentare cosi i miei clienti.

Arrivo al punto.

Noi addetti ai lavori, usiamo queste tecniche nelle campagne facebook, nelle landing page e sui siti web dei clienti.

Magari non ce ne rendiamo conto ma ogni qual volta acconsentiamo e acquistiamo qualcosa, c’è sempre un principio della persuasione che ci spinge a farlo.

Le armi di cui parla sono le seguenti:

1) Reciprocità 

E’ quel principio che ci induce a restituire un favore che ci è stato fatto.

Questa tecnica di persuasione è molto usata; ad esempio pensiamo alla politica dove il cambio di favori per dei voti è alla base di campagne elettorali oppure pensiamo al commercio, con l’utilizzo dei campioni gratuiti.

Nell’ambito del web marketing questo principio è utilizzato attraverso l’uso di coupon, ebook o materiale che viene regalato, per avere appunto in cambio la propria mail, il cosiddetto “Lead”.

2) Impegno e coerenza

Una volta presa una decisione, siamo portati a difenderla, non perché crediamo ne valga la pena, ma per difendere l’impegno preso e tutelare l’immagine di persona coerente.

Di natura l’uomo vuole risultare agli occhi degli altri una persona coerente con le proprie scelte.

Agli esseri umani infatti, l’idea di essere definiti dagli altri come incoerenti, contraddittori e quindi non stabili, non piace. Ed in effetti l’incoerenza è considerata un tratto della personalità negativo.

Una persona incoerente può essere visto come un bugiardo, un pasticcione o addirittura un malato di mente.

Al contrario, un alto grado di coerenza è associato di regola ad una solidità personale.

Quindi, definito il fatto che per l’individuo l’impegno e la coerenza sono qualcosa di molto sentito, come viene applicato nel web marketing?

Un modo sono i moduli online attraverso i quali iscrivendoci e registrandoci ad un servizio/prodotto, anche solo per chiedere informazioni, diamo segno di impegno.

Un’altra tecnica è l’upsell; pensa alle pagine di vendita di Ryanair dove, dopo aver acquistato un biglietto, ti offrono la possibilità di prenotare l’auto, l’hotel, o altri servizi connessi al volo.

Questo perchè, è stato dimostrato, che dopo aver già preso l’impegno attraverso un primo acquisto sarai più propenso a mantenere la tua coerenza, acquistandone un altro.

Un esempio famoso è il “Reso gratuito di Zalando”; se compri un articolo e non va bene lo puoi restituire senza alcun costo.

l’azienda sa bene che preso un impegno, difficilmente si restituisce. E Zalando ne ha fatto una fortuna attraverso questa leva persuasiva.

3) Riprova sociale

rirpova sociale per vendere

 

Le testimonianze, e le recensioni sono un esempio di utilizzo della riprova sociale come strategia di web marketing

Questo potente principio, si basa sul fatto che, uno dei mezzi che usiamo per decidere cosa è giusto o sbagliato, è cercare di scoprire cosa gli altri considerano giusto.

Es. Pensa ai ristoranti; ti trovi a dover scegliere dove mangiare ma hai davanti a te due ristoranti.

Bene, il primo ha al suo interno all’incirca 3 clienti, il secondo invece ha la fila fuori :).

Dunque, quale sceglieresti?

Beh, a meno che tu non abbia una fretta esagerata, sono sicuro che sceglieresti il secondo.

Questo perchè di natura l’uomo è pigro, e preferisce seguire delle scorciatoie, lasciando perciò scegliere agli altri.

Pensa un attimo ai PR delle discoteche; sono pagati appositamente per creare file davanti le discoteche o i locali, rendendoli ancora di più desiderabili.

Nel web marketing questo principio è molto utilizzato attraverso l’uso delle testimonianze/recensioni, Amazon, con questa strategia ci ha fatto una fortuna.

Ecco perchè spesso consiglio ai miei clienti di chiedere le testimonianze ai loro clienti.

Essere ben recensiti è una delle migliori strategie per far crescere il proprio Brand, aumentare la propria autorevolezza e far percepire il proprio prodotto/servizio come quello da scegliere rispetto alla concorrenza.

Nielsen Most Influential Forms of Advertising Sept2013

Il vecchio passa parola…funziona sempre 🙂

4) Simpatia

Il principio della simpatia, fa leva sull’empatia. Ci sono persone che a pelle non ci stanno simpatiche; i fattori possono essere diversi come ad esempio l’impatto estetico, la mancanza di gentilezza o di intelligenza, la cura nel vestirsi.

Questi fattori possono spingerci ad acquistare o meno un prodotto servizio.

Nel libro, Cialdini, cita la Tupperware, famosa azienda americana di utensili da cucina, che ha da sempre utilizzato il sistema di network marketing per vendere i propri prodotti.

La Tupperware, nelle sue strategie di vendita, utilizza tutti i principi di persuasione, ma soprattutto quello della Simpatia.

In pratica il sistema è semplice ma molto potente.

La venditrice (da notare che sono soprattutto donne) della Tupperware contatta una persona, specie una casalinga, chiedendo lei di invitare delle amiche a casa, organizzando di fatto una riunione nella quale verranno presentati e fatti provare i prodotti. Se le sue amiche acquisteranno i prodotti, riceverà dei regali in omaggio e magari una scontistica particolare (principio di reciprocità) .

Le amiche della nostra casalinga, acquisteranno ben più volentieri dalla loro amica (principio della simpatia), che non dalla venditrice (sconosciuta).

Anche perchè non farebbero mai un torto alla loro amica e già accettando l’invito a casa (Impegno e coerenza), si sentiranno in dovere di acquistare, cosi da far ricevere il regalo tanto desiderato alla loro amica.

Bene, Tupperware ha un fatturato annuo di circa 2 Miliardi di dollari.

Nel web marketing questo principio lo possiamo sfruttare attraverso i Funnel ed i processi di Nurturing, Che in sostanza vuol dire farci conoscere e farci vedere molte volte dal nostro potenziale cliente.

Magari inserendo video sul nostro sito web, dove mostriamo chi siamo e dimostriamo le nostre competenze; creando un ricco canale youtube raccontando di noi attraverso le tecniche di Storytelling; mettendoci alla pari del nostro target, con frasi del tipo… “Ci sono passato anch’io” . 

Lo scopo è quello di avvicinarci al nostro potenziale cliente facendoci vedere come un amico.

Aumenteranno cosi le possibilità di far acquistare da noi.

5) Autorità

Cos’è l’autorità? Un uomo/donna con la divisa, un uomo/donna con il camice, un’insegnante…

Fin da piccoli siamo stati abituati al concetto di autorità.

A casa, i nostri genitori, erano l’autorità; tutto ciò che loro dicevano, lo prendevamo come giusto e da seguire.

A scuola, l’autorità era il maestro/a, figura che esprime a pieno il concetto di autorità.

Adesso facciamo un esempio pratico. Se dovessi venderti un dentifricio, come posso far leva sul principio di autorita?

Magari potrei chiamare un dentista, chi meglio di lui esprime l’autorevolezza in questo settore?

Ecco qui di seguito un chiaro esempio e non stiamo parlando di un’azienda nata ieri.

principio di autorità nella comunicazione

 

Raccomandato dai dentisti

Un’altro esempio lo abbiamo nello sport. Sappiamo, infatti,quanto investano le aziende di articoli sportivi per accaparrarsi gli sportivi di punta. Far indossare una tuta o una scarpa ad uno sportivo è sinonimo di “se la indossa lui allora è ottima”.

Ma come applicare il principio di Autorità alla tua presenza online?

  1. Costruisci la tua Autorità attraverso la pubblicazione di certificazioni, attestati e tutto ciò che può renderti “Esperto” all’occhio degli utenti.
  2. Farti scrivere qualche articolo che parla della tua attività e pubblicalo sui tuoi canali.
  3. Confrontati con autorità del settore facendoti vedere preparato/a.
  4. Se il tuo prodotto è stato realizzato da tecnici specializzati, divulga questa notizia. (Una nota azienda di Sofà ha fatto di questa tecnica una campagna massiva).
  5. Usa anche tu un personaggio famoso, cosi da rendere autorevole il tuo prodotto servizio.

6) Scarsità

Il modo migliore per amare qualcosa o qualcuno è pensare al fatto che si potrebbe perderlo.

Gilbert K. Chesterton

Quella della scarsità penso sia la leva più potente in assoluto.

principio scarsita persuasione offerta limitata

Quest’immagine esprime al meglio quelli che sono alcuni messaggi che fanno leva sulla scarsità.

Frasi come :

  • Offerta limitata
  • Ultima possibilità, poi il prezzo aumenterà
  • Pochi prodotti disponibili
  • Valido fino alla mezzanotte di oggi

Sono solo alcune di un immenso arsenale di frasi che hanno il solo scopo di aumentare il valore percepito di un determinato prodotto/servizio.

Pensa al BlackFriday; pochi prodotti a disposizione a prezzi speciali e solo per venerdì. Geniale e molto profittevole.

Come applicare il principio di scarsità sul web ?

Pensa a Booking.com; quante volte ti è capitato di entrare sul sito per cercare una camera e ad un certo punto, dopo averne trovata una, iniziano ad apparire messaggi del tipo, “Paola da Brescia ha appena acquistato la camera come la tua, ne restano soltando 2″…allora li ti affretti ad acquistare perchè hai paura di perdere l’occasione, ed ecco l’effetto scarsità.

Esistono diversi software di Intelligenza artificiale che servono apposta per aumentare le conversioni del tuo e-commerce, o sito web (se ti interessa qualche info scrivimi pure)

Le leve da utilizzare possono essere la quantità, ed il tempo, ecco come:

  • Quantità limitata; Una cosa che puoi fare è offrire servizi o prodotti con quantità limitata, rendendo esclusiva la tua offerta.
  • Promo o coupon a scadenza: Puoi creare delle offerte con un timer magari utilizzando l’email marketing per ricordare agli utenti che ancora non hanno acquistato il tuo prodotto/servizio, che l’offerta sta per scadere.
  • Edizione limitata o premium: Crea un effetto “Vip Prive”; hai presente i prive delle discoteche, un area riservata solo a pochi e ad alto costo? Bene, questo è quello che potresti offrire utilizzando la leva della scarsità.

Un testo molto scorrevole e sempre attuale che non può mancare nella tua libreria.


Sono proprio curioso di sapere cosa ne pensi.

Buona lettura e a presto 😉

Come fare web marketing

come fare web marketing

Spesso alcuni clienti vengono in studio chiedendomi “mi fai un preventivo di web marketing per la mia azienda?” ed io non posso che rispondere… “non posso fare un preventivo senza fare prima una corretta analisi della situazione attuale”.

Fare web marketing può voler dire tutto e niente.

Comunque, in questo articolo; ho voluto sintetizzare i 5 punti chiave per fare un ottimo lavoro di web marketing.

1) Analisi del web marketing aziendale (DOVE SONO)

Per fare una corretta analisi, basterà semplicemente farsi delle domande, che ci daranno l’idea della situazione attuale.

  1. Esiste un sito web aziendale?
  2. Il sito web è “responsive”?
  3. E’ stato realizzato in un’ottica di strategie SEO?
  4. Il sito converte?
  5. Hai un sistema che misura le visite sul sito, ed eventuale tasso di conversione?
  6. Hai un hosting veloce e sicuro?
  7. Hai un modo per raccogliere liste ed anche un sistema di newsletter? (anche se questo può alle volte non essere necessario)
  8. La tua reputazione su Google my business,  sui social e web in generale, come è messa?

2) Definisci gli obiettivi

Premettiamo che senza obiettivi non si può fare un piano (per obiettivi intendo per esempio il numero di potenziali clienti che si vuole acquisire e grazie al web ne si può avere anche una stima mensile o annuale).

Uno strumento che può essere di aiuto nel raggiungimento degli obiettivi, sono le KPI (Key Performance Indicator); non so se ne hai mai sentito parlare ma sono degli indicatori che permettono di controllare l’andamento delle campagne di marketing e non solo, ma anche tantissimi altri fattori, come per esempio la capacità di convertire di una pagina web, la permanenza di un utente su una specifica pagina e l’andamento della tua azienda.

Questo serve per far si che il Team preposto si concentri su obiettivi comuni, per avere il controllo del sistema messo in piedi e per evitare Briefing interminabili e senza soluzioni.

3) Identifica il target

Crea un identikit, il più dettagliato possibile, del tuo cliente tipo.

4) Crea i contenuti (Content Marketing)

Attraverso le tecniche di Copywriting e di persuasione, crea i contenuti che fanno leva su :

  1. Quello che il tuo prodotto servizio risolve ai tuoi potenziali clienti
  2. Quello che ti differisce dai tuoi competitor (la tua dichiarazione di differenziazione)

Tempo fa c’era la tendenza di creare il bisogno nella mente delle persone per poi vendere il prodotto, adesso si parte dall’identificazione del problema e su quello si crea una soluzione (prodotto/servizio).

I contenuti poi potrai distribuirli attraverso alcuni di questi strumenti :

  1. Video, da usare sul tuo sito/blog,  sul tuo canale youtube o social
  2. Post sui social con immagine mirata
  3. Post sul blog, con annesso video o immagine
  4. Ebook / Guida
  5. Webinar

5) Piano editoriale

Bene siamo arrivati al punto in cui devi prendere la tua agenda o il tuo calendario e iniziare a riempire i giorni della settimana con qualcosa del genere.

calendario editoriale web marketing

Si tratta di un piano con gli argomenti che avrai creato o che dovrai creare per intercettare il tuo target, ti sarà molto utile anche per abbozzare idee su “Head Line” e avere chiara la strategia da sviluppare in seguito e sarà inoltre utile per condividere le idee e gli obiettivi con i tuoi collaboratori.

Per redigere un piano editoriale, come vedi, non avrai bisogno di strumenti complessi, anzi, più saranno semplici da usare e più facile sarà il lavoro.

Io per esempio utilizzo google calendar e anche Trello che trovo molto utile per lavorare a progetti condivisi; puoi anche semplicemente usare un foglio excell o dei post-it.

web marketing piano editoriale

Aumenta la reputazione attraverso la richiesta di recensioni da parte dei tuoi clienti. Pubblica le testimonianze sia video che testuali. Scrivi sui blog o sui gruppi facebook che più influenzano il tuo settore, cosi da far aumentare la tua Reputazione online.

Questi erano a grandi linee i 5 step che uso per fare web marketing ai mie clienti. Li ritengo necessari per far arrivare il tuo messaggio davanti ai potenziali clienti e far crescere di conseguenza il tuo posizionamento.

Se hai consigli o riflessioni scrivi pure nei commenti, o in privato.

Posizionamento del brand

posizionamento del brand

Cosa vuol dire posizionamento del brand ?

Prima di iniziare da un’occhiata a questo breve video del mitico Monty 🙂

Spesso mi capita di parlare con Imprenditori o professionisti che credono di aver creato un brand quando invece hanno creato solo un logo .

Dove sta la differenza ? … ma soprattutto … dove sta l’errore?

Permettimi di esporti la mia idea.

Innanzitutto sta nel significato dei due termini, che spesso si finisce per unificare.

Definizione di logo :

(abbreviazione di logotipo; è la figura, che solitamente rappresenta un prodotto, un servizio, un’azienda, un’organizzazione, un gruppo musicale o altro ancora; tipicamente è costituito da un simbolo o da una versione o rappresentazione grafica di un nome o di un acronimo che prevede l’uso di un lettering ben preciso. (fonte wikipedia)

Brand invece ?

e qui non ho trovato definizioni convincenti, ma è palese che è l’identità di un prodotto/ servizio e quindi  :

Qui il prodotto cessa di essere una commodity (merce), e diventa marca.

Quindi un brand è :

Marca + Mission + Ecosistema + LifeStyle + status + modo di essere + + + + + … etc.

Spesso ripeto ai mie clienti, se si diventa Brand si esce dalla guerra dei prezzi, perchè i prodotti non sono più prodotti in quanto merce ma diventano uno status symbol, un modo di essere.

Ecco i soliti Brands noti che noi markettari ( passami il termine 🙂 ) amiamo esaminare e porre all’attenzione.

 

posizionamento del brand loghi

Solitamente il Brand, oltre che essere rappresentato da un Segno e da un Lettering , è rappresentato bene dal suo slogan o  PayOff, che ne rappresenta la visione imprenditoriale di chi lo ha creato, la missione .

Esempio classico di Nike, “Just Do It” vuol dire letteralmente “Fallo e Basta” , esprime un life style, un ecosistema, e quindi una nicchia.

Apple “Think Different” , oramai risaputo del perché di questa frase, e da qui il concetto di differenziazione.

Per essere unici dobbiamo essere diversi, e se Apple avesse scopiazzato IBM o Microsoft, non sarebbe differente e quindi non sarebbe diventata Apple.

Differenziati dai tuoi competitor, non copiarli altrimenti sarai sempre un clone (Caso Coca Cola / Pepsi)

Da ciò ne deriva che per essere un vero Brand non puoi rivolgerti a tutti, ma devi ricercare, identificare e far innamorare la tua nicchia, per usare un termine social la tua “Community”.

Come direbbe il saggio Seth Godin “Prima trova la nicchia di mercato e dopo realizza il prodotto” (tratto da la Mucca Viola di Seth Godin, se ti interessa approfondire ne parlo qui  )

Si, essere un brand vuol dire rivolgersi ad una precisa nicchia.

Risolvere un preciso problema.

Un’ottima strategia è anche quella di POSSEDERE UNA PAROLA.

Come spiegato da Al Reis, nel libro che non dovrebbe mancare nella libreria di un appassionato/esperto di marketing le 22 leggi immutabili del marketing

Il concetto più potente nel posizionamento di un brand è possedere una parola nella mente del cliente potenziale.

Ecco alcuni esempi:

  • Se devi pensare ad uno smartphone a cosa pensi ? (IPHONE)
  • Se devi pensare ad un paio di occhiali da sole ? (Ray Ban)
  • Ad un hamburger ? (McDonalds)
  • Ricerca in internet ? (Google)
  • Social ? (Facebook)
  • Animazione ? (Disney)
  • Auto elettrica ? (Tesla)

Possedere una parola vuol dire quindi avere successo nel business?

Penso proprio di si …pensaci un attimo e fammi sapere.

Quindi le conclusioni che ne traggo quali sono ?

Il logo è importante, ma ancor di più lo è quello che siete, quello che il vostro prodotto rappresenta, e quello che rappresenta per la vostra nicchia.

Andate oltre, diventate dei brand, create dei brand, date ad ogni vostro prodotto una vita propria.

Caso studio: Sai chi è la Procter & Gamble (P&G) , magari non ne hai mai sentito parlare ma non puoi non aver usato uno dei suoi “Brand“.

brand positioning e marketing

E dimmi una cosa ..se ti dico “Pensa ad un detersivo” chi ti viene in mente ?

A me il Dash… questo si chiama posizionamento nella mente del cliente, e sarà difficile per la concorrenza scardinarlo.

posizionarsi nella mente del cliente

 

Ci sarebbe da scriverci un libro sul Brand, e tanti libri sono stati scritti, ma spero che con quest’articolo ti abbia trasmesso qualche nozione di marketing.

Spero di esserti stato d’aiuto. Per qualsiasi domanda o curiosità, scrivimi pure.

A presto

Web marketing : Qualche trucco di SEO ON-SITE

primi sui motori di ricerca

Web Marketing: L’IMPORTANZA DELLA SEO PER UN SITO O BLOG

Perchè il mio sito non è primo sui motori di ricerca?

Mi capita spesso di dover più volte rimarcare ai clienti dell’importanza di avere un sito SEO friendly.

Ultimamente non si dà molto interesse a quest’aspetto, pensando che il traffico lo si possa creare pagando o solo tramite l’attività social, e a volte si crede che facendo campagne a pagamento questo migliori il proprio stato nell’indicizzazione nella SERP di google   (nessuno ha ancora provato che fare tante campagne ads porti un’aumento del ranking). Significato della parola SERP su wikipedia.

Ma partiamo dalle basi.

Cosa vuol dire SEO nel web marketing ?

Search Engine Optimization

Tutte quella serie di strategie e attività di ottimizzazione che hanno come obiettivo quello di portare il sito web nelle prime pagine dei motori di ricerca.

Quindi quali sono le fasi da seguire per rendere il sito web o blog SEO FRIENDLY ?

Attraverso la mia esperienza come esperto di web marketing,  posso dire di aver identificato 3 fasi fondamentali per ottimizzare un sito web in chiave SEO:

1) Ottimizzazione Tecnica

In questa fase si agisce tecnicamente sul proprio blog o sito web, andando ad analizzare il codice delle pagine.

E’ importante verificare, attraverso specifici tools( tipo google speed test), se il sito o il tema (se si utilizza un blog o sito in wordpress), è stato realizzato utilizzando una formattazione del codice ottimale e seo oriented e quindi , ben chiaro al motore di ricerca.

Il tools citato sopra indica cosa dovrebbe essere migliorato, e da un punteggio al vostro sito sia alla visualizzazione Mobile che Desktop. Es. vi dice se il CSS e Javascript è Minimizzato, o se le immagini sono troppo pesanti.

  1. La velocità, che può dipendere dal contenuto tipo le immagini, ma anche dal server dove il tuo sito è ospitato, e quindi l’hosting.
  2. L’utilizzo di CDN (content delivery network).
  3. Sito Responsive, cioè ottimizzato per essere navigato da device mobili.
  4. Una sitemap, e la comunicazione di questa  a google tramite webmaster tools, sempre di google.

2) Content marketing e leggibilità delle pagine

I tuoi contenuti dovranno essere coerenti con cosa il sito o blog vuole offrire.

Se gli utenti valutano bene i contenuti delle vostre pagine lo farà anche google.

L’aspetto da tenere in considerazione è l’utilizzo di parole chiave mirate ad intercettare l’utente.

Fai una buona analisi del mercato di riferimento in cui ti trovi e identifica il tuo target.

Tieni sempre a mente che, l’utente/cliente, sta cercando qualcosa perchè ha un problema, e Tu che offri a lui la soluzione, devi immedesimarti in lui, creando una serie di contenuti utili e di valore, con le giuste keywords.

Per fare questo ci sono diversi tools, anche gratuiti come ad esempio il keyword planner di google,  che, attraverso uno storico, ci danno la possibilità di analizzare le parole chiavi più utilizzate per la ricerca di quello specifico prodotto/servizio.

ALTRI ASPETTI FONDAMENTALI:

Ottimizzazione OnPage: dare un’importanza primaria al tag Title (il titolo della pagina), al tag Description(la descrizione della pagina) la URL della tua pagina (se è descrittiva migliora le performance)

Marcatori (no non sto parlando dei calciatori): creare una struttura gerarchica nel contenuto attraverso i marcatori, h1 ( deve essercene uno solo per pagina ), h2, h3… (possono essercene più di uno)

 

3) Link Building nel web marketing

Altro non è che far parlare del nostro sito, ad autorevoli blog o magazine online es. se parlo di calcio, essere citati nel blog  ufficiale della fifa da autorevolezza al mio blog (lo so è ovvio ma ci avevi pensato prima ? 🙂 ) .

Questo comunicherà a google che il nostro contenuto è di qualità ed è apprezzato da chi è già un’autorità online, e di conseguenza fa di noi un’autorità 🙂 .

Crescerà cosi non solo la credibilità del tuo blog, ma anche la  posizione nelle pagine di google (SERP e Page Ranking) .

 

Può sembrare un processo noioso e certosino, ma ti assicurò che nel medio e lungo periodo quest’attività ti porterà quella che in gergo si chiama traffico organico, che rispetto a quello a pagamento è più duraturo e poi è gratuito.

E’ importante quindi non trascurare questi 3 aspetti della SEO, che se fatti per bene diventano sinergici e portano risultai.

Per qualsiasi informazione scrivimi pure un commento o contattami.

A presto

E tu quale libro leggerai quest’estate ?

Spesso mi è capitato di passare estati senza fare un bel niente!!

Sole mare..cene con amici, locali notturni e diurni …ecc…

Tutto fantastico … non fraintendermi, si è fortunati ad avere tutto questo !!!

Ma finita l’estate ero punto e accapo. A settembre niente o comunque poco mi era rimasto, e si ripartiva con la solita routine, il lavoro ecc.

Da qualche anno a questa parte, e chi mi conosce lo sa bene, sto facendo un percorso nel quale la lettura ne è parte fondamentale.

E’ diventata un’ “Abitudine

A proposito di abitudine, sapevi che negli anni 50 un chirurgo plastico (Maxwell Maltz) fece passare quella che è chiamata oggi la teoria dei 21 giorni. Maltz scoprì che ad esempio i pazienti che erano stati sottoposti a un’operazione al viso, impiegavano 21 giorni per abituarsi ai nuovi tratti del loro volto, e la stessa cosa succedeva ai pazienti ai quali veniva amputata una gamba.

Uno studio dello “European Journal of Social Psychology” ha analizzato le abitudini di 96 persone per 12 settimane. In media, è emerso che ci vogliono circa 2 mesi perché un’abitudine diventi automatica, per l’esattezza 66 giorni. E per qualcuno ci vogliono addirittura fino a 8 mesi.

Ok ok, che siano 21 o 66 , la cosa essenziale è che mi sono cosi abituato a leggere che, se non lo facessi mi sentirei strano. Come lo è per la palestra, stessa cosa.

Quindi quest’estate leggerò almeno 3 libri sul marketing, 1 sulla gestione finanziaria, 1 sulla gestione aziendale.

Chi starà leggendo penserà che non ho niente da fare durante il giorno. 🙂 

(a dire la verità ho fatto un breve corso di Time Management)

Ma leggere si sta rivelando il miglior investimento. Attraverso la lettura, miglioro personalmente, nutro la mia curiosità, aumenta il mio orizzonte e scopro nuove strade che mi tornano utili nel lavoro e nella vita.

Insomma sento di migliorare… e migliorando io migliorano i prodotti / servizi che offriamo in Creadiva.

Aumentano le performance e le conversioni delle campagne marketing che offriamo  e abbiamo una visione più ampia di tutto il processo di Brand Positioning .

Insomma diamo maggior valore ai nostri clienti. Che lo percepiscono credetemi !!!

E tu ? quale libro leggerai quest’anno sotto l’ombrellone ?

A dimenticavo io leggerò : 

Buon’estate e buona lettura .